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al testo di Amina Narimi
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le pietre sollevi, con le mani compone un tempio la ragione dell'oltraggio, la comunicazione della violenza -materia greve- visione debole cera flessuosa-timido ostaggio: efficace per i Suoi scopi per come amava, sacra, devastato angelo simulacro d'argilla, sesso penetrabile taciti lo strazio, dove fa rumori il mondo-incapace di suoni Tremendo insulto l'esilio di voce (senza riverenza nè stupore)
il tuo amore anzichè il contrario sono la forza, la differenza
Palude la cultura, la cova dalla parte dell'ombra -coltre, in mancanza di prove, l'assuefazione-
di te stessa l'ascolto del proprio corpo in stato di grazia svela un taglio nell'ombra e dentro l'll segno carne linguistica, materia organica della caduta di silenzi
il divenire Donna rigenera la libertà, la dignità "ni una mas"
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